domenica 8 gennaio 2017

Finisce l'era Farage! Meglio ALDE che mai!

Ho votato per l'ingresso degli eurodeputati 5S nel gruppo ALDE. Mi riservo di verificare quali siano le ragioni che hanno realmente impedito l'accordo con i Verdi Europei (probabilmente l'opposizione dei verdi tedeschi timorosi di vedere gli italiani diventare la delegazione nazionale più numerosa). Alla precedente votazione (quella che decise l'ingresso nell'EFD di Nigel Farage nel giugno 2014 non partecipai perchè francamente si trattava di una farsa che restringeva Farage e i Conservatori nuclearisti britannici. In pratica un derby tutto britannico fra ultraliberisti speculatori finanziari razzisti, clima scettici nuclearisti e fossili. In questo caso invece il gruppo ALDE ospita personalità di tutto rispetto che si battono da sempre per la libertà di informazione, le rinnovabili, l'ambiente, la lotta alla speculazione finanziaria e ai paradisi fiscali, le politiche sociali e di assistenza al reddito. Gli Eurodeputati pentastellati potranno realizzare con loro ottime sinergie. Ricordo solo che quando lavoravo per l'emittente Europa 7 e il mio amico Francesco Di Stefano (quello al quale D'Alema negò le frequenze nonostante avesse ottenuto le frequenze sulla base di una gara ufficiale regolarmente superata) gli unici due eurodeputati che accettarono di incontrare Di Stefano furono Graham Watson grandissima personalità britannica che parla 5 lingue -compreso l'italiano- e che era all'epoca Presidente del Partito Liberale Europeo, e Sophia In't Velde, battagliera eurodeputata liberale olandese sempre in prima linea contro gli attentati alla libertà di informazione. Più recentemente, ci tengo a segnalare che personalità come Jan Gerben Gerbrandy si è distinto nella battaglia per l'accordo di Parigi e è stato particolarmente attivo contro la truffa del diesel "pulito" della Wolkswagen, mentre i liberali belgi come il Presidente Guy Verhofstadt e l'ex ministro degli esteri Louis Michel sono stati dei baluardi contro l'imperialismo americano e la guerra del Golfo che tanti danni avrebbe poi prodotto a livello geopolitico su scala mondiale.
In conclusione, pur ritenendo incomprensibile che si sia scelto di tenere tutti e diciassette gli europarlamentari all'oscuro di tutto fino ad oggi, (una scelta che sta giustamente sollevando malumori fra gli eletti), plaudo dunque a questa decisione e preferisco non polemizzare con la ridicola e improbabile ricostruzione di tutta la vicenda che si inventa il post di Grillo per giustificare l'ingiustificabile accordo con Farage a cui mi sono opposto fin dall'inizio perchè era chiaro che sarebbe andata a finire come adesso Grillo sembra aver realizzato che era inevitabile che andasse a finire...

Era già tutto scritto. Da me fra gli altri. Consiglio gli amnesici di rileggere:

http://angeloconsoli.blogspot.it/2014/05/nigel-farage-se-lo-conosci-lo-eviti.html

http://angeloconsoli.blogspot.it/2014/06/i-miei-sette-punti-per-leuropa.html

http://angeloconsoli.blogspot.it/2014/03/elezioni-europee-perche-votare-5-stelle.html

http://angeloconsoli.blogspot.it/2014/06/non-abbiate-paura.html

http://angeloconsoli.blogspot.it/2014/06/non-ce-piu-niente-da-farage-buona.html

http://angeloconsoli.blogspot.it/2014/07/sovranita-nazionale-no-grazie.html

giovedì 5 gennaio 2017

Schizofrenia europea.

L'Unione Europea deve decidere cosa vuol fare da grande, perchè se continua così, anche quelle poche apprezzabili politiche intese a sostenere ambiente sostenibilità energetica e chiusura virtuosa del ciclo dei consumi senza rifiuti, verranno inghiottite dalle molte politiche censurabili e non condivisibili, frutto di evidenti manovre lobbyistiche (i lobbisti di Bruxelles non si riposano mai...). 
In questo post voglio segnalare la schizofrenia fra le politiche energetiche (il pacchetto su clima e energia che va sotto il nome di Energy Union, che prevede l'accelerazione verso un modello di terza rivoluzione industriale distribuito e democratico con il riconoscimento dello status del produttore consumatore di energia (quello che nell'ultimo lavoro di Rifkin si chiama "prosumer"),
il pacchetto di direttive sull'economia circolare che sostituiscono la ormai obsoleta "Direttiva Rifiuti", con obiettivi ambiziosi (si spera) e tangibili di riduzione dei rifiuti prodotti anno per anno e Stato per Stato.

A fronte di ciò abbiamo politiche finanziarie che favoriscono i settori fossili e speculativi e le grandi multinazionali che non portano alcuna ricchezza sul territorio ma anzi la rapinano.

E' quella che il mio amico Erasmo Venosi chiama “la logica economica perversa” della UE: più soldi a Stati ricchissimi e multinazionali e meno soldi alla piccola e media impresa locale e ai servizi sul territorio. Infatti con la scusa del credit crunch e della mancanza di liquidità e di domanda nei consumi interni, si sono inventati il Q.E: (Quantitative Easing). Si tratta della immissione di moneta da parte della BCE per far ripartire l’economia.

Ma dove viene immessa questa moneta? Nell'economia locale? Nelle esangui casse dei municipi? Nei servizi pubblici essenziali e nella tutela dei beni comuni e dell'ambiente? Nemmeno per sogno! La liquidità del Q.E. viene immessa nelle casse di grandi corporation e degli Stati. Infatti il Q.E. avviene attraverso l’acquisto di titoli del debito pubblico e obbligazioni emesse da imprese private. Il prezzo di una obbligazione diminuisce alla aumentare della domanda e viceversa.
Vediamo un po' di strabilianti cifre rivelatrici: la BCE a fine novembre ha investito in obbligazioni di multinazionali 46 miliardi di Euro, e ne investirà entro il prossimo settembre altri 125. Quali multinazionali ? Ce lo rivela uno studio dell'associazione anti lobby “Corporate Europe” (vedasi link alla fine). I beneficiari sono Shell, Repsol, Volkswagen BMW, Renault insomma, mentre con il piano Smart Europe, la Banca Europea degli Investimenti (BEI) si accinge a finanziare i settori virtuosi delle rinnovabili, l'economia digitale e circolare, la BCE invece finanzia settori che sono la NEGAZIONE della lotta ai cambiamenti climatici.
Non è un caso di totale schizofrenia questo?
Altre multinazionali oggetto di QE della BCE sono Nestlé, Coca Cola, Unilever, Novartis, Vivendi, Veolia, Danone. Le multinazionali italiane oggetto di acquisto titoli sono Eni, Terna , Enel, Hera (ebbene si, proprio loro, gli inceneritoristi!), Snam, Acea, Assicurazioni Generali, la società degli Agnelli che controlla, Fiat e Ferrari cioè la Exor e ancora A2A, Telecom Italia , Autostrade per l’Italia .
Il Q.E. dunque non favorisce affatto, contrariamente ai retorici proclami di Bruxelles e dei governi, le imprese che hanno difficoltà di accesso al credito. Ancora una volta (come ricorda sempre Erasmo Venosi) l'Unione Europea delle lobby e del pensiero unico monetarista produce “abiti su misura “ per grandi gruppi industriali e finanziari.
Alle piccole e medie imprese italiane oggetto di feroci strette nella erogazione del credito non arriva un bel nulla e nemmeno sono oggetto di iniziative mirate diparte del Governo . Questo il circolo infernale : crisi/politiche di austerità/colpisce imprese che sono dipendenti dal credito bancario al 95%/crisi imprese che falliscono /crisi banche che non riottenono i prestiti erogati/fallimento imprese 385 mila dal 2008 / intervento dello Stato su banche o soldi a pioggia per esempio con Industria 4.0/aumento debito pubblico/ vendita imprese pubbliche e partecipazioni di società / depauperamento progressivo paese / distruzione classe media (disoccupazione/distruzione democrazia rappresentativa sostituita sempre più da Autorità amministrative indipendenti come ANAC , Consob e consimili che intervengono dove vogliono e quando vogliono.
A questo aggiungiamo che le casse statali dei poteri pubblici sono private di ingenti risorse riservate alla promozione delle energie fossili, i cui sussidi nel mondo ammontano o a oltre 700 miliardi di dollari (300 miliardi nella sola UE) e dunque più del doppio di quelli per le rinnovabili, come ricordava con un suo magistrale intervento in aula a Strasburgo l'Eurodeputato Dario Tamburrano (si veda il link in fondo pagina).

Infine è necessario e sempre opportuno ricordare lo scandalo degli scandali. La BCE non può essere prestatrice di ultima istanza. In altre parole, fuor dal gergo tecnico, significa che la BCE non è libera di finanziare direttamente il debito pubblico degli Stati Membri come fanno invece le banche centrali delle altre grandi monete (tipo Dollaro e Yen), ma deve passare attraverso l'intermediazione di società finanziarie private che fanno creste monumentali sulla pelle e sul sangue di milioni di cittadini greci, italiani, spagnoli, portoghesi, ma anche francesi, tedeschi, olandesi etc). Questa vergogna mondiale che dovrebbe cessare all'istante e contro di essa forze politiche pseudo antagoniste dovrebbero inscenare radicali manifestazioni di protesta non violenta di stampo gandhiano se il loro antagonismo non fosse solo fuffa e propaganda. Altro elemento di schizofrenia europea che nessuno rileva ma che dovrebbe essere la prima preoccupazione di coloro che sono contro questa “Europa delle banche”, dovrebbe essere quella per la modifica dei parametri per l'ammissione e la permanenza nell'euro, parametri puramente aritmetici, e totalmente arbitrari, che risentono dell'impostazione ideologica ultraliberista dell'Europa post Delors. 
Che la stabilità di un paese sia solo finanziaria e debba essere decisa con riferimento al rapporto che quel paese ha fra il proprio PIL e il debito consolidato, o il deficit annuale, è una rispettabile opinione che però è stata eletta a regola unica per valtare la stabilità finanziaria della zona Euro quasi che fosse una legge immutabile della fisica, accettata universalmente da tutti gli schieramenti politici che siano di destra o di sinistra, con la lodevole eccezione di Linke in Germania, Podemos in Spagna e, fino al tradimento del luglio 2015, anche Syriza in Grecia. Su questo tema ci sarebbe da occupare tutti gli spazi mediatici, erigere barricate e esigere rapidamente una totale riforma dei parametri di stabilità riorientandoli ad esempio riferimento verso altri criteri e altri fattori attinenti non alla stabilità finanziaria, ma a quella umana, economica e sociale, quali scolarizzazione, alfabetizzazione, bassa mortalità morbilità ridotta protezione del lavoro, qualità dell'ambiente e della vita. 

Basterebbe un manipolo di eurodeputati ben organizzati e assortiti che volessero portare all'attenzione dell'opinione pubblica questo tema anziché temi di facile presa per gli impresari della paura (come l'immigrazione, il terrorismo etc) che vedremmo il risveglio di una coscienza di massa su questo tema, rispetto a cui al momento tutti sono amnesici e afoni
Ma alla fine si lavora per vivere e non si vive per lavorare, e si stampa moneta per il benessere dei cittadini e non per i profitti delle multinazionali. C'è qualcuno che è in grado di farlo capire alla Commissione Europea e alla BCE? 

referenze:
L'articolo di Corporate Europe è visibile a questo link:
https://corporateeurope.org/economy-finance/2016/12/ecb-quantitative-easing-funds-multinationals-and-climate-change

La nuova strategia energetica più favorevole ai consumatori è visionabile a questo link:
 europea in favore dei consumatori
https://ec.europa.eu/energy/en/news/commission-proposes-new-rules-consumer-centred-clean-energy-transition

Il discorso di Dario Tamburrano contro i sussidi alle fossile è visibile a questo link:
http://www.ilblogdellestelle.it/ogni_cittadino.html?utm_medium=push_notification&utm_source=rss&utm_campaign=rss_pushcrew