lunedì 18 luglio 2016

"Ripristinare la democrazia in Turchia o ripristinare il coraggio della verità in Europa?

Il Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz intima al Presidente Turco Erdogan 
"di non esagerare e non prendere il tentativo di golpe come pretesto per infrangere le regole della democrazia, restringere la libertà di espressione e i diritti fondamentali perchè le decisioni arbitrarie di un uomo solo al comando non sono accettabili in un paese che è candidato a diventare membro dell'Unione Europea, e di ritornare IMMEDIATAMENTE allo stato di diritto, alla separazione totale dei poteri e al rispetto dei diritti fondamentali".  
Seguace di Erdogan mentre ripristina la democrazia in Turchia
Scusate ma sembra di sognare! Qui stiamo parlando della Turchia! La Turchia!!! 
Cioè un Paese in cui le "regole della democrazia" non sono mai esistite, la "libertà di espressione" è pura teoria e i "diritti fondamentali" vengono violati sistematicamente, scopertamente e massicciamente da secoli. 
Fare finta che in Turchia tutto andasse bene e solo adesso come reazione al tentato golpe la democrazia sia in pericolo travalica i confini della diplomazia e sconfina direttamente nel campo dell'ipocrisia istituzionale. 

Io capisco che bisogna salvare l'immagine dell'Europa dall'accusa di aver ammesso uno Stato-Canaglia come la Turchia allo status di "Candidato membro" ma qui siamo ormai al surreale. Questi hanno arrestato 10.000 persone, destituito 20.000 insegnanti e qui l'Europa ancora balbetta " Non vi facciamo entrare più nell'UE!", senza rendersi conto di essere ormai scaduta nel ridicolo.

Intimare di "ritornare IMMEDIATAMENTE allo stato di diritto, alla separazione totale dei poteri e al rispetto dei diritti fondamentali" equivale ad ammettere che tali condizioni sono in messe in pericolo solo ora, mentre (repetita juvant) esse in Turchia non sono mai esistite!
Quindi l'appello di Schulz a Erdogan è un capolavoro di mistificazione e doppiezza che serve solo a ripulire la coscienza degli europei che fingono di fare la voce grossa con Erdoga ,solo ora ma avrebbero dovuto farla molto prima evitando di fornirgli la patente di Paese democratico candidato all'accesso all'Unione Europea.  
Erdogan non è un sincero democratico che sta reagendo male a un perfido tentativo di golpe ma è, ed è sempre stato un satrapo corrotto, violento e colluso con l'ISIS eletto con metodi intimidatori che se gli osservatori elettorali dell'ONU servissero a qualcosa sarebbero stati già denunciati.
Bambini siriani schiavizzati nelle fabbriche turche di jeans
L'Europa finora si è vigliaccamente girata dall'altra parte di fronte alle plateali violazioni dei diritti umani e sociali (non dimentichiamo il lavoro minorile come regola e condizioni di lavoro schiavistiche sia in campagna che in fabbrica ignorate da sindacati di comodo utili solo a riempire la casella "libertà sindacale" nel formulario di adesione all'UE). L'Europa e gli Stati Uniti, sempre piegati a zerbino di fronte alle esigenze delle grandi multinazionali finanziarie e fossili, non hanno battuto ciglio davanti alle denunce de
lle deplorevoli condizioni dei diritti umani, della libertà di informazione e delle condizioni sociali e di lavoro che per anni sono state coraggiosamente lanciate da ONG e gruppi umanitari e da media coraggiosi (da ultimo il programma Piazza Pulita che ha aperto gli occhi del mondo sui bambini siriani, gli ormai tristemente famosi "bambini dalle mani blu" che lavorano nelle fabbriche di jeans colorando indumenti per le griffe occidentali), ma
 nell’arco di poche ore  sono accorsi in soccorso di Erdogan parlando di “rispetto dell’ordine democratico” e di "ripristino di condizioni democratiche" che in Turchia in realtà non ci sono mai state. 

Mentre invece ci sono sempre stati tortura, repressione degli oppositori politici, omicidi, linciaggi, decapitazioni. Questi sono secoli che  decapitano la gente. E' impossibile non vedere una continuità storica e culturale fra le decapitazioni degli 800  martiri di Otranto (che
Otranto: Cappella dei martiri uccisi dal Turco Ahmet Pascià
sono del 1480) e  quelle odierne con le quali si stanno in queste ore  i fedeli al regime di Erdogan stanno "ripristinando la democrazia".

Mentre i media mostravano immagini dei sostenitori di Erdogan che fermavano i soldati a mani nude, la realtà è che i fedeli islamici di Erdogan si stavano abbandonando alle peggiori violenze contro ragazzi di leva, rei solo di avere dei comandanti cialtroni che li hanno mandati allo sbaraglio e poi abbandonati vigliaccamente sotto gli occhi compiacenti della polizia.  

Il fallito golpe, si è trasformato in un’occasione ghiotta per eliminare i personaggi scomodi al “sultano” e dare corso alle purghe degli oppositori di regime, fra cui migliaia di giudici che non si capisce davvero cosa c'entrino col golpe militare.
Ma la violenza non si ferma ai militari, emerge una forma di “giustizia sommaria” contro tutte quelle persone sospettate di essere nemiche di Erdogan, e viene così assaltato il quartiere curdo di Istanbul (evidentmente la scimitarra del boia batte dove il dente duole...)
Mentre oppositori politici e giornalisti indipendenti sono già in carcere da tempo, il “buon” popolo fedele ad Erdogan al grido di Allahuakbar sta portando a compimento un contro-colpo di stato che ha il chiaro intento di eliminare definitivamente dalle forze laiciste che aveva come scopo quello di ripristinare la democrazia, affermando che “La laicità dello stato non avrà spazio nella costituzione”. 

Ma shhhh! non ditelo a Schulz. Potrebbe soffrire di un risveglio traumatico e rendersi conto che la "democrazia che vuole "ripristinare", in Turchia non c'è mai stata. 

E anzi potrebbe perfino rendersi conto che i lavoratori sono schiavizzati fin da quando sono bambini non solo in Pakistan o in Africa (Paesi lontani) ma perfino nbella sua amata Turchia, Paese in lista di candidatura per diventare membro dell'UE. 

E per un "socialista" come lui lo schock sarebbe davvero traumatico...
Per ulteriori informazioni:
http://ancorafischia.altervista.org/linciaggi-torture-decapitazioni-questa-la-sorte-soldati-golpisti-democrazia-turca-ristabilita/

http://it.yahstar.com/piazzapulita-la7/photo/57438523cebd2e5e7b8b4aa1-piazzapulita-la7-bambini-con-mani-e-faccia-blu-per-il-lavoro-e-la-fatica-minori-siriani-nell-inferno-dello-sfruttamento-....html


http://www.salveweb.it/pirati_assedio_otranto.htm

venerdì 15 luglio 2016

POI VENGO A MANGIARE A CASA TUA!!!

"Poi vengo a mangiare a casa tua!". Non c'è discussione sull'ILVA in cui a un certo punto non ci sia un interlocutore contrario alla chiusura dell'ILVA che tira fuori questa frase. Non si rende conto, il tapino, che son già anni che sta mangiando "a casa nostra". 
Infatti se facciamo i conti di quanto sono costati ai contribuenti italiani 10 decreti salva ILVA vedremo con assoluta chiarezza che sono anni che il salario dei dipendenti ILVA glie lo paghiamo noi, per tenere in vita un baraccone ormai in perdita (sono anni che l'ILVA perde 2,5 milioni di euro al giorno, e sono 3 anni che la società non presenta il bilancio), ma non viene lasciata fallire perchè "la siderurgia è strategica per il Paese" e perchè "bisogna salvaguardare l'occupazione".
La domanda è: ma tutti questi soldi (oltre 300 milioni solo nel nono decreto Salva ILVA) non avrebbero potuto essere impiegati per sviluppare un piano economico alternativo e moderno che avrebbe prodotto molti più posti di lavoro stabili qualificati e puliti? E' evidente che non c'è nessuna volontà politica di ottenere questo obiettivo, mentre invece è fin troppo chiaro che si vuole andare avanti con decreti a pioggia (e nella pioggia gli "amici" riescono sempre a bagnarsi).

Infatti l'ILVA ha sempre funzionato come una gigantesca idrovora di trasferimento di soldi dalle casse pubbliche alle tasche private.
Quando Prodi la privatizzò, praticamente la regalò ai Riva, che sborsando 1649 miliardi di lire acquisirono una azienda che di miliardi ne guadagnava 9000 all'anno. La società Riva Fire passò in pochi mesi dall'utile consolidato di 157 miliardi del 1994 ai 2.240 miliardi del 1995, e l'utile netto salì da 112 a 1842 miliardi di lire in un solo anno. Questo fiume di soldi finì direttamente in conti cifrati della famiglia Riva nei paradisi fiscali attraverso un sistema di scatole cinesi e otto trust finanziari e nel 2009 Berlusconi permise il rientro (illegale in quanto i capitali erano intestati fittiziamente)  di decine di miliardi che erano stati ottenuti a prezzo del disastro ambientale e sanitario di Taranto, sulla pelle, sul sangue e le sofferenze dei tarantini.
l'ILVA va chiusa e bonificata non solo perché è uno stabilimento killer ma anche perché rappresenta un mondo industriale in agonia ormai totalmente superato dall'evoluzione tecnologica, una azienda che non ha più nessun senso economico a meno di poter fare economie a discapito della tutela ambientale e della salute pubblica dunque ha senso in paesi dove tutela ambientale e salute pubblica non sono riconosciuti come beni comuni e valori da proteggere. La sua stessa esistenza impedisce di pensare "nuovo" e diverso rispetto alla pianificazione economica della regione Jonica, mentre la sua chiusura costringerebbe finalmente le istituzioni a fare i conti con la realtà e permettere l'emergere di quella economia digitale che rappresenta il futuro anche in terra di Taranto.  

Quindi, cari amici dell 'ILVA, che vi prepariamo da mangiare oggi? Vanno bene orecchiette alla diossina con cacio ricotta agli idrocarburi policiclici aromatici?



Per maggiori approfondimenti sugli aspetti economici dell'ILVA:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/26/ilva-tesoro-dei-riva-affari-della-famiglia-sempre-difesi-dallo-stato/606772/

http://www.inchiostroverde.it/ilva-pedicini-e-damato-m5s-ferro-vecchio-da-buttare-giu-pianificare-alternative-per-taranto/

http://www.ilblogdellestelle.it/accendiamo_i_riflettori_sullilva_di_taranto.html?utm_medium=push_notification&utm_source=rss&utm_campaign=rss_pushcrew

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/13/ilva-per-salvarla-9-decreti-in-5-anni-senza-successo-fino-al-buco-nellacqua-svizzero-di-renzi/2366512/

http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=5747