venerdì 30 dicembre 2016

ELOGIO DEL RAZZISMO.


Razzista. Lo ammetto. In questo fine anno funestato dalla violenza terrorista, sono diventato razzista. 
Era inevitabile. 
Sono diventato razzista contro questi deliranti politici servi di strategie globali che ci vogliono declassati a forza lavoro spendibile, a esercito di riserva di disoccupati disponibili a lavorare con pochissimi soldi, senza diritti e in condizioni umilianti. 
Sono diventato razzista contro le multinazionali occidentali sempre intente a massacrare l'ambiente, depredare le risorse naturali dei paesi dell'Africa, saccheggiare le ricchezze dell'Amazzonia. 
Le mani dei bambini che lavorano blue jeans in Turchia
Sono inorridito dagli Jihadisti del profitto che spremono come limoni lavoratori/bambini in Pakistan e in Turchia per le multinazionali degli articoli sportivi e della moda pret à porter occidentale, oppure giovani neolaureati nei call center di Taranto o di Bucarest per offrire servizi sempre più scadenti a costi sempre più stracciati, minatori in Cile e raccoglitori di pomodori e angurie a Nardò per perpetuare il modello fossile e eticamente insostenibile dell'energia e dell'alimentazione. 
Il disastro della Shell nel delta del Niger
Odio la razza dei petrolieri che uccidono gli attivisti come Ken Saro Wiva colpevoli solo di esporre al mondo la vergogna degli sversamenti petroliferi nel Delta del Niger o nell'Amazzonia ecuadoregna. 
Sono razzista contro gli scafisti cinesi e americani che con il loro "land grabbing" mettono virtualmente sui barconi nel Mediterraneo decine di migliaia di esseri umani espulsi dalle terre su cui lavorano
La "mano sporca" della Chevron
nell'amazzonia ecuadoregna.
da 
generazioni. 
Sono razzista contro i leader americani che si inventano Bin Laden e l'ISIS per garantire gli astronomici profitti delle multinazionali delle armi, del petrolio e della logistica.
Sento esplodere una improvvisa furia razzista contro i banchieri della finanza speculativa che distruggono i risparmi di una vita di migliaia di famiglie e contro quella classe politica complice e connivente che poi li premia con bonus milionari o con la presidenza di associazioni di categoria (tipo l'ABI).
Sono razzista contro le masse di idioti che cadono nel tranello fin troppo scoperto della guerra fra poveri, e che invece di insorgere contro gli aguzzini che li affamano e li riducono in miseria con il giochino della creazione di moneta dal nulla, rivolgono la loro rabbia contro il falso obiettivo di disperati che affrontano il mare su gusci di noce per sfuggire a guerra, morte, distruzione e miseria create sempre dagli stessi aguzzini. 

Sono razzista contro i produttori dei programmi pomeridiani di rincoglionimento televisivo sulle reti Mediaset come su quelle Rai, che traboccano di violenza, vippismo, cronaca nera descrizioni dettagliate di efferati omicidi compiuti da extracomunitari e che spacciano paura un tanto al chilo e insicurezza a spanne. 

E sono ancora più razzista contro quegli imprenditori della paura e dell'insicurezza che su di esse hanno costruito una fortuna personale e politica.


Distruzione e morte ad Aleppo - Siria
Sono convintamente razzista contro i fondamentalisti della finanza internazionale, artefici della peggiore operazione di distrazione di massa della storia e contro i poteri fossili criminali internazionali dispensatori di liquami petroliferi mentali che inquinano le facoltà intellettuali di masse di rincoglioniti sprovveduti che cadono come tordi nella trappola della guerra dei penultimi contro gli ultimi, neutralizzando il loro potenziale rivoluzionario rendendosi incapaci di distinguere un aguzzino dalla sua vittima e un fuggitivo terrorista da un fuggiasco terrorizzato che fugge via dalla Siria con la morte negli occhi.
Buon 2017 a tutti.

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