mercoledì 27 aprile 2016

Nel segno della TRI si vince. Consigli non richiesti a Podemos in vista delle elezioni.

Pablo Iglesias e Inigo Herregon di Podemos a colloquio
con Antonio Hernando del PSOE
Non ci resta dunque 
che far ricorso a una vera insurrezione pacifica 
contro i mezzi di comunicazione di massa che propongono alla nostra gioventù un orizzonte fatto esclusivamente di consumismo becero, disprezzo dei più deboli e della cultura, amnesia generalizzata e competitività esasperata 
di tutti contro tutti

Stephan Hessel
"Indignez vous!"


Stephan Hessel (1917 - 2013)
E così la Spagna si prepara a una nuova tornata di elezioni politiche, dopo che dalle urne meno di tre mesi fa è uscita una situazione di totale ingovernabilità politica che portò la vecchia volpe Felipe Gonzales a descrivere la situazione con queste parole: "Abbiamo un Parlamento italiano ma senza gli italiani". Nonostante la disponibilità di Podemos ad allearsi con i Socialisti per formare un governo di sinistra (sinistra?!?) quel che rimane del PSOE si è dimostrato impermeabile all'idea di un possibile abbraccio mortale (per entrambi in realtà) con i rappresentanti politici di quel movimento che, facendo riferimento al libro/manifesto"Indignez vous!" del vecchio (94 anni) partigiano tedesco naturalizzato francese Stephan Hessel aveva portato in piazza ad accamparsi per mesi "Indignados" in Spagna, a Wall Street, in Grecia e perfino in Italia (io e Rifkin tenemmo una memorabile assemblea con loro a Santa Croce in Gerusalemme a Roma in occasione della presentazione italiana del libro "La Terza Rivoluzione Industriale" nell'ottobre 2011). 
Che dire? 
E' colpa degli elettori spagnoli che continuano a votare per partiti decotti e corrotti (hey non mi sembra una situazione nuova...)? 
O è piuttosto colpa di Pablo Iglesias & CO che non riescono a dare risposte a un paese sull'orlo di ben più che una crisi di nervi? 
Rifkin e Zapatero a Madrid nel 2010
Eppure sembrerebbe intuitivo che in un paese con una disoccupazione strutturale (al netto di lavoretti saltuari e parziali) quasi al 30% della manodopera attiva, e con una rete di PMI disposte ad assumere anche stabilmente se soltanto potessero avere contratti da evadere, bisognerebbe mettere in campo strategie economiche ed energetiche ad alta intensità occupazionale, (come quelle che elaborammo nel 2010 per Zapatero che fu prontamente costretto ad accantonarlo dalla Confindustria Spagnola).  
Questo tipo di risposte in Spagna non le da nessuno. Nemmeno Podemos, che ci va vicino ma non si è dimostrato in grado di costruire una narrazione politica su questo programma perchè vittima di una subalternità culturale al mondo della finanza speculativa, proprio quel mondo che dice (a parole) di voler combattere. 
L'ultima campagna elettorale di Podemos è stata tutta incentrata su cose come crea­zione di una banca pub­blica, tassa patri­mo­niale, sala­rio minimo e limite mas­simo alle dif­fe­renze sala­riali, abo­li­zione delle «riforme» stile jobs act e del pareg­gio di bilan­cio e «prio­rità asso­luta» del paga­mento del debito su qua­lun­que altra spesa, ridu­zione d’orario a 35 ore, lotta a spre­chi e cor­ru­zione, coge­stione nelle imprese. In pratica era tutta giocata nel ..."campo dell'avversario". C'era si un timido accenno verso la fine a "incen­tivi agli inve­sti­menti nella green eco­nomy", ma mancava quella nuova visione economica (di cui la green economy è solo un aspetto), che è in grado di creare ricchezza distribuita sotto forma di salari oltre che di dividendi per azionisti, basata sulle idee forti della Terza Rivoluzione Industriale, (TRI) sostenibilità, nel senso di rispetto delle leggi della Termodinamica e secondo i canoni dell'economia circolare che crea ricchezza locale dalla materia e dagli oggetti destinati allo smaltimento, digitalizzazione dell'economia e internet delle cose, rifunzionalizzazione del modello economico secondo i canoni della sharing economy (cioè accedere a beni e servizi in condivisione anzichè possederli in esclusiva), diffusione dei prosumer e della manifattura tridimensionale digitale nei commons collaborativi per la tutela delle risorse naturali che sono di tutti. 

In definitiva un piano economico in cui il lavoro dell'uomo sia orientato più alla produzione di capitale sociale che alla produzione di capitale finanziario. 
Una economia in cui se c'è una crisi della domanda i primi a pagare non siano sempre e solo i lavoratori (e mai gli speculatori).
Perchè il sacro profitto deve sempre venire prima dell'essere umano e della sua felicità?

Che la TRI sia con voi ..."
Sembrerebbero tutte idee molto vicine a quel popolo degli indignados che ha occupato Puerta del Sol a Madrid e moltissime altre piazze in tutta la penisola iberica nel 2009/10/11. Ma non riescono ancora a entrare nei programmi e nelle strategie di Iglesias e di Podemos 
Dopo anni di indignazione è venuto il momento di passare alla proposta. Una proposta originale che sia in grado di fornire una speranza di futuro a milioni di giovani spagnoli a cui la crisi dell'economia capitalistica finanziaria predatoria e speculativa la voce "speranza" è relegata alla prospettiva poco allettante di andare a lavorare in un call center a 300 euro al mese con contratti mensili rinnovabili.
Mi auguro dunque che il leader spagnolo con i lunghi capelli a coda di cavallo, abbandoni finalmente la retorica sinistrorsa dell'alleanza con Tsipras (che tanto si è "venduto") e riscoprendo i valori delle origini si inginocchi davanti alla visione di un Rifkin fiammeggiante che scende dal Sinai con le dita tese nel simbolo TRI (indice medio e anulare sollevati) sibilandogli in un latino dal forte accento americano: "IN HOC SIGNO VINCES!" 


Per maggiori informazioni:

http://www.theguardian.com/world/2016/apr/26/spain-faces-new-elections-june-parties-fail-to-form-government

http://www.lemonde.fr/europe/article/2016/04/09/l-espagne-se-prepare-a-de-nouvelles-elections-legislatives-en-juin_4899125_3214.html

http://politica.elpais.com/politica/2016/04/26/actualidad/1461689973_619104.html

venerdì 1 aprile 2016

Il petrolio sporca. Riflessioni in chiave referendum del 17 aprile sulle dimissioni del Ministro Guidi.

"ll Signore accolga la mia anima, ma la lotta del mio popolo continua"
Ken Saro Wiva, 
(Drammaturgo Nigeriano e difensore dei diritti degli Ogoni nel Delta del Niger 
devastato dagli sversamenti petroliferi della Shell. 
Giustiziato dal governo nigeriano nel 1995).





«Riprendere le esplorazioni di idrocarburi è un passaggio a cui non possiamo rinunciare per arrivare ad una bolletta energetica più leggera e sostenibile»

«il nostro Paese vanta il rispetto dei più elevati standard internazionali sulla tutela ambientale».
« non possiamo neanche permettere che intransigenze ambientaliste o resistenze locali blocchino esigenze nazionali di questa portata».
«non esiste alcuna comprovata correlazione negativa tra attività mineraria e i settori dell’agricoltura, della pesca e del turismo. Nonostante una diffidenza generalizzata verso il settore dell’oil&gas, queste attività possono coesistere con successo in uno stesso territorio».

Federica Guidi
Ecco 4 delle perle dell'ex ministro Guidi che ha appena presentato le sue dimissioni perchè coinvolta nello scandalo che vede inquisito il suo compagno, faccendiere per società di idrocarburi indagato per una storiaccia di sversamenti di sostanze petrolifere tossiche in Basilicata (alla faccia dei presunti "elevati standard sulla tutela ambientale"). 
Ma al netto delle polemiche sulle dimissioni della Guidi, e sulle NON dimissioni del Ministro Boschi, qui mi interessa sottolineare che questa ... "storia di amore e di petrolio" ci conferma quello che Jeremy Rifkin dice da sempre, e cioè che il petrolio sporca. 
Per il petrolio (e per le altre energie fossili) si fanno guerre, si sterminano popoli, si devastano territori, si avvelenano persone, si sgozzano innocenti. 
Per il petrolio (che garantisce profitti astronomici e immorali) la BP ha distrutto gli ecosistemi del golfo del Messico, la Shell ha allagato di liquami tossici il delta del Niger, gli occidentali guidati da W. Bush hanno sterminato centinaia di migliaia di civili in Irak e in Afghanistan.
Il modello energetico basato sui combustibili fossili, data la sua altissima intensità di capitali e bassa intensità di lavoro, attira speculatori come il sangue attira gli squali e "uccide" lavoro. 
Per la verità il lavoro non è l'unica cosa che uccide. 
Nel 1995 il drammaturgo e poeta nigeriano Ken Saro Wiva viene giustiziato dopo un frettoloso processo farsa dal corrottissimo establishment petrolifero nigeriano perché le proteste che aveva organizzato contro l'allagamento del Delta del Niger con prodotti petroliferi della Shell avevano dato molto fastidio sul piano internazionale.
Eroe. Ken Saro Wiva, ucciso il 10 Novembre 1995
Migliaia di persone sono morte nell'Amazonia Ecuadoregna per gli sversamenti effettuati dalla sussidiaria della Chevron, Texaco di milioni di litri di sostanze tossiche direttamente nei fiumi a cui attingevano per bere e coltivare i loro prodotti i contadini indigeni (crimine per il quale la Chevron è stata condannata a pagare un risarcimento di 18 miliardi di dollari al governo del Presidente Correa). 
Questo è il mondo degli idrocarburi: squali che appoggiano oligarchie locali corrotte per massimizzare i loro profitti inquinando e avvelenando l'ambiente e la salute degli esseri umani, perchè non inquinare costa e abbassa i loro profitti.  Una bella pantomima nella quale ci sono carnefici (i petrolieri) complici (la politica foraggiata) e vittime (i cittadini). 
Così è stato anche in questo caso che ha comportato lo sviluppo clamoroso delle dimissioni del Ministro per lo Sviluppo Economico.  
Il Presidente Correa nell'Amazzonia Ecuadoregna
Come nell'Amazzonia Ecuadoregna, nel golfo del Messico o nel Delta del Niger, anche in Basilicata l'ENI ha bisogno di sversare i propri liquami tossici nell'ambiente per non dover sottrarre troppi profitti ai dividendi di fine anno dei propri azionisti. Per fare questa porcheria si serve di faccendieri senza scrupoli come il compagno della Guidi, che viene per questo indagato ed intercettato e così gli investigatori mentre stanno cercando le prove per dimostrare questo reato scoprono anche il "traffico d'influenza" per far passare l'emendamento "sblocca Tempa Rossa" che Federica e Mariaelena avevano gioisamente concordato di mettere in Legge di Stabilità nei loro commoventi cinguettii telefonici. 
STOP TEMPAROSSA!
Le multinazionali speculative petrolifere a livello mondiale, hanno bisogno di una oligarchia corrotta che appositamente finanziata e arricchita, permetta loro di devastare l'ambiente dei loro incolpevoli concittadini. Nella Nigeria assassina di Ken Saro Wiva era gente come Sani Abacha e Abdulsalami Abubakar, nell'Ecuador dove spadroneggiava la Texaco/Chevron erano i vari Cordero, Cevello e Cordovés, e nell'Italia petrolizzata sono i vari Renzi, Guidi, Boschi, Letta, Prodi e compagnia cantando. Per non parlare della corrottissima oligarchia piddina lucana, che comincia ad essere evidente con l'arresto della Sindaca di Corleto Perticara in Basilicata, che si aggiunge alle inchieste su un paio di ex governatori di questa sfortunata regione  in cui chi inquina va al governo e chi denuncia, come la bravissima geologa Albina Colella viene messo all'indice e perseguitato pretestuosamente. (http://www.ilquotidianodellabasilicata.it/news/cronache/741573/Condannata-professoressa-Unibas--Nove-anni.html) 
Non ci sono santi! Il petrolio sporca. Materialmente e metaforicamente. L'unico modo per non sporcarsi è quello di lasciarlo dov'è.
Quindi votare SI al Referendum del 17 aprile, ci permette di cominciare una seria strategia di decarbonizzazione del nostro Paese. Perchè ogni governo, che si impegni in politiche fossili, prima o poi diventa "petroloso". 
(Spero che l'Accademia della Crusca dopo aver autorizzato l'uso del neologismo "petaloso", voglia seriamente prendere in considerazione l'autorizzazione anche di questo mio neologismo).
PS
Al momento in cui scrivo, Renzi, che ha "apprezzato il lavoro della Guidi serio e competente al Ministero dello Sviluppo Economico" (letterale!) adesso pare voglia sostituirla con Teresa Bellanova (pare che il posto spetti a una donna...). 
La Bellanova ha opinioni non molto dissimili da quelle espresse dalla Guidi (vedere citazioni iniziali), e ha appena dichiarato che il referendum contro le trivelle è inutile e dannoso (Vedere per credere: http://www.unita.tv/focus/ecco-perche-il-referendum-sulle-trivelle-e-inutile-e-dannoso/)
Ma è mai possibile che in Italia la questione delle quote rosa, debba essere manipolata da gente come Renzi e Berlusconi per sabotare e dare una pessima immagine delle donne in politica, come se la scelta dovesse essere limitata solo alle Gelmini, le Carfagna, le Guidi, e le Bellanova? (in questo caso quote ... rosa/nero)
No che non è possibile. Ci sono anche donne come Albina Colella, che di ambiente ed energia ne capiscono infinitamente di più che la Guidi e la Bellanova, ma non diventano mai Ministre! 
Colella for President!
:)