domenica 7 dicembre 2014

LA BASILICATA E IL VIRUS PETROLOSO

La sede del virus del pensiero fossile. S'impone bonifica mentale.
Ci deve essere un virus a Potenza che infesta i corridoi del palazzo della Regione e che trasforma esseri (teoricamente) pensanti, in automi che ripetono meccanicamente i mantra dei petrolieri.

E' il virus del pensiero fossile.
Colpisce chiunque venga eletto ad una carica di responsabilità e dunque entri in contatto e in rapporti con i gruppi energetici che da cinquant'anni stanno devastando la regione, la sua agricoltura, le sue risorse naturali, la salute dei suoi cittadini, il territorio. Chi ne è colpito diventa petrolifero. Anzi "petroloso". In effetti potremmo chiamarlo il virus petroloso.
Vediamo meglio: i sintomi si manifestano normalmente a poche ore dall'elezione con frasi senza alcun apparente senso logico come ad esempio
"noi in Basilicata siamo ricchi: abbiamo il petrolio che ci da tutta l'energia che vogliamo. Non abbiamo nessun bisogno di efficienza energetica e rinnovabili. Le teorie di Rifkin andranno bene per qualche altra regione meno fortunata di noi..." .
Oppure
"...chi protesta contro il petrolio sta giocando sulle paure ancestrali della gente. Sulle “superstizioni”. Sulla non conoscenza delle conquiste tecnologiche in materia di monitoraggi ambientali e di prevenzione dei rischi sanitari. Bisognerebbe spiegargli che non c'è nessuna stretta relazione fra le attività petrolifere e l'aumento di malattie tumorali..."
Gianni Pittella
La prima delle due,  fu la frase di esordio di Filippo Bubbico che incontrai nel dicembre 2007. Bubbico all'epoca era appena diventato  Sottosegretario allo Sviluppo Economico del Governo Prodi, dopo essere stato per 5 anni Presidente della Regione Basilicata, e l'incontro fu promosso dal suo conterraneo Gianni Pittella, europarlamentare  con il quale mi vedevo spesso a Bruxelles perchè  ci stava aiutando a divulgare e far firmare la Dichiarazione Scritta del Parlamento Europeo per la Terza Rivoluzione Industriale. Gianni mi aveva pregato di incontrarlo perchè era convinto che a Bubbico nella sua nuova veste di Sottosegretario allo Sviluppo Economico sarebbe stato utile farsi una chiacchierata con me sul nuovo modello energetico distribuito che con Rifkin stavamo promuovendo a livello europeo fin dal 2002, soprattutto per la sua caratteristica di alta intensità di lavoro.
Siccome Bubbico esordì con questa frase, mi resi subito conto stavo perdendo il mio tempo e sprecando il suo, buttai giù in un sorso il mio caffè, mi alzai, gli diedi la mano dicendo: "Bene, grazie per avermi ricevuto. Addio!", e me ne andai.
Non sia mai che il virus fosse contagioso e magari diventavo "petroloso" pure io...

Quando Pitella mi chiamò per domandarmi come era andata, gli risposi amareggiato: "Gianni è stata una perdita di tempo. Finchè ci sarà questa gente al potere, in Italia non si potrà fare un cazzo".

La locandina dell'evento di Rifkin a Potenza
A dicembre 2011 poi il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, che aveva organizzato una manifestazione con Jeremy Rifkin per lanciare l'idea della Terza Rivoluzione Industriale in Basilicata, mi volle far incontrare il successore di Bubbico alla Presidenza della Basilicata, Vito De Filippo.

Fu un incontro pieno di cordialità ma vuoto di contenuti.

Concordammo che mi avrebbe chiamato per valutare l'ipotesi di un Master Plan di Terza Rivoluzione Industriale per la Basilicata.
Mai più saputo niente.
Ad aprile di quest'anno poi mi ricontattò Gianni Pittella domandandomi se poteva farmi contattare da suo fratello Marcello candidato alla presidenza della Regione Basilicata. Gli dichiarai la massima disponibilità.
Marcello Pittella mi chiamò e fu una conversazione della massima cordialità. Lui si dichiarò entusiasta di Rifkin che aveva ascoltato a Potenza.
Gianni Pittella e Jeremy Rifkin a BXL
Gli parlai di quello che stiamo facendo nella regione Nord Pas de Calais e restammo d'accordo che ci saremmo sentiti in seguito per organizzare un incontro. Chiusi la telefonata con la speranza che una nuova generazione di politici lucani potesse spazzare via il pensiero fossile e procedere a grandi passi verso la Terza Rivoluzione Industriale.
Marcello Pittella è oggi il nuovo Presidente della Regione Basilicata e non ne ho saputo più niente.

Per la verità quando ci siamo incontrati a Bruxelles con Gianni Pittella e Rifkin il mese scorso, Gianni mi chiese la disponibilità a trovare una data per fargli incontrare il fratello alla prima occasione utile.
Ma non credo che succederà. Il virus petroloso non perdona...
Infatti ho appena letto un articolo di Marcello Pittella in cui egli afferma che "..i Paesi più moderni e industrializzati del mondo (come gli Stati Uniti, il Giappone e la stessa Norvegia in Europa) utilizzano il petrolio come “carburante” dello sviluppo. L’oro nero non va criminalizzato per il solo fatto di esistere. A meno di non ripiombare in un Medioevo tutt’altro che bucolico, nel quale non c’è spazio per le comodità a costo zero..." 

Marcello Pittella

Sono rimasto basito per cinque minuti,
Jeremy Rifkin afferma tutto il contrario: il medioevo è quello del petrolio e il sole invece fornisce a tutti energia pulita, economica e abbondante.
Il virus del pensiero fossile deve aver  colpito anche lui.
( l'articolo contiene altre  perle "fossili" come la frase riportata sopra sull'allarmismo sanitario degli anti-petrolio).

Venerdì scorso gli amici lucani hanno manifestato a migliaia contro la politica fossile della loro regione e contro il Presidente Marcello Pittella.

Studenti che manifestano contro il petrolio in Basilicata
Sono con loro con tutto il cuore e con me anche Jeremy, che fu il primo a organizzare una protesta contro il petrolio nel 1973 a Boston in occasione delle cerimonie per il bicentenario della Rivoluzione americana (come si legge nel capitolo iniziale del libro "La Terza Rivoluzione Industriale").
Peccato!
Vorrà dire che per arrivare in Basilicata la Terza Rivoluzione Industriale dovrà aspettare ancora qualche anno, attardando i suoi cittadini in un medioevo fossile che conviene solo a pochi gruppi energetici e una classe dirigente vittima del virus del pensiero fossile.

A meno che il mio amico Gianni Pittella  non riesca a convincere suo fratello a leggere e comprendere davvero il messaggio di Jeremy Rifkin, magari prestandogli la copia de "La Società a Costo marginale Zero" che Rifkin gli ha dedicato a Bruxelles, memore del suo aiuto per far passare la dichiarazione scritta del 2007 e del fatto che egli volle menzionarlo come suo pensatore di riferimento nella  mozione per la campagna come candidato segretario del PD dello scorso anno quando si oppose nelle primarie a Matteo Renzi, che dal virus del pensiero fossile è contagiato di suo senza mai essere stato Presidente della Basilicata, come dimostra la sua ossessione per le trivellazioni, il carbone, i gasdotti e tutto quello che puzza di idrocarburi che l'ex sindaco di Firenze ha voluto mettere in corsia preferenziale nel decreto ironicamente denominato "Sblocca Italia".


Jeremy Rifkin in una delle sue conferenze a Firenze
Link di approfondimento--------------------------------------------------------------


Sulle posizioni di Marcello Pittella sul petrolio:
http://basilicatanotizie.net/regione/5059-la-lettera-di-pittella-su-petrolio-e-trivelle-ai-giovani-camminiamo-fianco-a-fianco )


Sulla Mozione Pittella che fa riferimento a Jeremy Rifkin durante le primarie del PD si veda: http://www.ilpost.it/2013/10/22/testo-mozione-pittella/3/

Sulla manifestazione di Potenza contro il petrolio si veda; http://www.ilmetapontino.it/cronaca/14184-in-migliaia-a-potenza-per-dire-no-al-petrolio-la-regione-balbetta.html

Infine sul decreto "Sblocca Italia" di Renzi si veda il mio intervento alla manifestazione contro di esso che si è tenuta a Brindisi il 9 novembre:
https://www.youtube.com/watch?v=UaU5mcqcZEg



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