venerdì 25 febbraio 2011

Dittatori amici

Pasquino non poteva farsi sfuggire la ghiotta occasione di mettere in rima la poetica amicizia fra due austeri gentiluomini come Gheddafi e Berlusconi, e così dopo un periodo di riflessione sugli ameni avvenimenti di Libia degli ultimi giorni, superata l'onda di disgusta da tali avvenimenti ispirata, mi ha "sganciato", come sempre in forma anonima, questa bomba in rima, che metto in condivisione sul mio blog. Ringrazio Pasquino e i suoi pazienti lettori.

Dittatori amici

Il nostro premier fa gli onori
a tanti sanguinari dittatori.

Del dittatore russo è grande amico.
Un’intesa fra i due. Non ti dico.
Che grande scambio di ammirazione;
ed un inusitato dono: un lettone,
su cui può ospitare più donne insieme
chi di essere svergognato non teme.

Della Bielorussia ammira il dittatore,
che da decenni fa il governatore.
Del duce dell’Egitto amico si professa
e a lodarne il governo mai non cessa.
Ammira pure la dittatura della Tunisia
e prega perché l’Italia così sia.

Tutti questi la libertà negano alla gente,
ma a lui non gliene importa proprio niente.
Gli interessa solo fare proficui affari
con tutti questi tiranni suoi pari.

Un dittatore più degli altri ha amato,
al quale miliardi italiani ha donato,
costruzione di strade e risarcimenti,
navi con tanti moderni armamenti.
E’ un dittatore folle e sanguinario,
sempre avido benché miliardario,
e mentre il suo popolo muore di fame,
più ricchezze accumula questo infame.
Da lui il premier ha bene imparato
il cosiddetto bunga bunga scatenato.
E per nostra vergogna con un gesto insano
più volte in pubblico gli ha baciato la mano.

Chi ama i dittatori che fanno tanto male
è forse destinato a diventare tale.
Chi li ammira con tanto trasporto
e di questi non riconosce il torto;
chi questi ama con anima e core
non è in potenza anche lui un dittatore?

E adesso, giusto per tirarci su di morale, propongo a tutti la edificante visione di un omicidio perpetratp da Gheddafi mentre il suo amico Berlusconi sta ben attento a non disturbarlo:deboli di stomaco astenersi!!!

domenica 13 febbraio 2011

Il Porco al Teatro Dal Verme


Ieri è andato in onda lo squallido spettacolo di un maiale che difendeva un porco davanti a trecento babbuini. Il tutto nel teatro Dal Verme di Milano. Questa kermesse zoologico-scatologica, ha rappresentato una ghiottissima occasione per Pasquino di esercitare il suo talento per la rima. Pubblico dunque il suo ultimo componimento, giuntomi come sempre in forma anonima.

L’Italia in mutande

Un elefantiaco maiale con grugnito
altri maiali in sala ha riunito
e ha steso come una lavandaia
di svariate mutande tante paia
.Poi ha esordito con suo vocione:
“ E’ bello fare lo sporcaccione,
liberare la bestia del sesso;
fare ciò che non è permesso,
liberarsi dello spirito puritano
e sguazzare liberi nel pantano.
Non pago di una sola morosa,
usare la donna come cosa”.
Ascoltare è assai divertente
chi di sesso è nullatenente.
A parte lo scherzo e l’ironia
ti colgono tristezza e malinconia
l’essere governati da cialtroni,
da satiri, da pervertiti e da buffoni.
Povera Italia,! Che sconquasso.
Mai eri caduta così in basso!


Pasquino, febbraio 2011

PS.
Per chi volesse sapere ci si prenda il fastidio di partecipare a queste pseudo manifestazioni di sostegno all'insostenibile e di supporto all'insopportabile, consiglio questo approfondimento;

martedì 8 febbraio 2011

La nipote di Lula

E così le minorenni con cui Berlusconi passava le sue seratine rilassanti erano almeno due. Oltre all'ormai celeberrima Karima-Ruby, minorenne marocchina, spacciata alla questura di Milano come la "nipote di Mubarak", la procura di Milano lo ritiene responsabile di aver fatto sesso anche con Iris Berardi, minorenne brasiliana. Per fortuna che questa non si è messa nei guai con la polizia sennò avremmo avuto un'altra telefonata per liberare la "nipote di Lula"...
Ma come ha preso, la politica egiziana, la notizia che Berlusconi ha con grande disinvoltura e leggerezza, usato il nome di Mubarak per esfiltrare la sua amichetta minorenne dalla questura di Milano? Più di mille parole è estremamente significativo vedere l'espressione della faccia di questo politologo egiziano alla notizia. Vale più di tutte le parole successive.
http://tv.repubblica.it/le-inchieste/e-in-egitto-che-si-dice-della-nipote/61011?video=&pagefrom=1
Berlusconi è pure fortunato che Mubarak abbia ben altre gatte a cui pensare, sennò sono convinto che Berlusconi si troverebbe a dover fronteggiare un formidabile incidente internazionale, forse il più grave nella stora della diplomazia italiana. Quest'uomo ha anche un poderoso fattore C...

lunedì 7 febbraio 2011

Ahi! serva Italia, di dolore Ostello!...

Pasquino continua ad appendere le sue poesie anonime sulla mia statua virtuale, e questa volta comincia con Dante...

"Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave senza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello".
Dante, Purgatorio VI canto





Italia mia

Italia mia, quanti morti per farti unita;
quanti giovin per te dieder la vita.
Quanti pensatori hanno sperato
di far di te un unico Stato.
Ha avuto inizio nell’Ottocento
il tuo eroico Risorgimento.
Ti vollero unita Cavour e Mazzini,
gli studenti di Pisa e i Garibaldini
Quanti eroi giurarono sul tricolore:
“Qui si fa l’Italia o si muore “
Salirono sui monti i partigiani
e diedero dignità agli Italiani.
Partigiani caduti o fucilati;
sacerdoti e civili impiccati,
da criminali fascisti rinnegati.
Più di centomila i morti contati.
Oggi nuovi barbari vogliono spezzare
l’unità del paese ultrasecolare.
Disprezzano il glorioso tricolore;
rinnegano la nostra storia con furore.
Denigrano i nostri eroi nazionali
e li ritengono la causa di tutti i mali
E il caporione ancora adesso
grida:” Il tricolore nel cesso”.
Bollano i meridionali come ladroni
e li insultano, chiamandoli terroni.
Son vendicativi, ignoranti e razzisti,
presuntuosi e arroganti fascisti.
Nessun li ferma, nessun li doma,
mentre fanno il sacco di Roma.
Nel paese sono esigua minoranza.
Eppure avanzano con tanta baldanza.
Occupan ministeri, ottengono poltrone;
è una lenta, sorda occupazione.
I loro fucili sono solo una burla,
che nelle loro menti malate frulla.
In nessun di loro vi è certa intenzione
al sacrificio per la loro nazione,
chiamata Padania per la secessione,
che è pura, chiara invenzione.
Ognun invece il suo interesse pasce,
pronto a mangiare a quattro ganasce.
I martiri spronano alla ribellione,
per evitare una nuova occupazione.
Ma il richiamo rimane inascoltato
da chi la coscienza ha barattato.
E moltissimi preferiscono il verminaio,
ben orchestrato da astuto pifferaio.





Pasquino, febbraio 2011

venerdì 4 febbraio 2011

SULLA RUOTA DI ARCORE


E così il Berlusconi ragionevole e bipartizan questa volta non è durato più di 36 ore. Stamattina a Bruxelles il Premier del bunga bunga, con una sobrietà da vero uomo di Stato ha innescato la più violenta polemica di sempre con la Magistratura, accusando le procure di aver commissariato l'Italia (cioè lui). Ma due giorni fa ha fatto di peggio, e la cosa merita di essere ricordata: sotto pressione per le inchieste per prostituzione minorile e concussione, volendo fabbricarsi un diversivo per uscire dalle segrete del castello di menzogne che lui stesso si è costruito, Berlusconi decide di rilanciare sull'economia e con che cosa viene fuori? Con la proposta di un accordo bi-partizan per la cancellazione dell'articolo 41 della Costituzione Italiana. E cosa dice l'articolo 41 della costituzione? Vale la pena leggerlo per intero: L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali. Ma voi pensavate davvero che a bloccare la ripresa economica e a scoraggiare gli investimenti in Italia fosse la criminalità organizzata? Che a decredibilizzare governo e sistema televisivo fosse il monopolio dell'informazione? Che a attardare la modernizzazione dell'infrastruttura economica fosse la dipendenza da fonti energetiche che non possediamo nè controlliamo. No! I problemi per Berlusconi e i suoi infelici consiglieri sono l'impossibilità di inquinare e rovinare l'ambiente, di ledere la dignità umana, di violare i diritti dei lavoratori e di attentare alla libertà dei consumatori, tutte attività interdette dalle previsioni staliniste di una Costituzione obsoleta e Bolscevica. E così San Silvio, fra un bunga e un altro bunga, trova il tempo di occuparsi della nostra economia e di salvarla dalle grinfie dei comunisti che evidentemente fra magistratura, politica e economia, non stanno fermi un attimo. Insomma, questo improbabile personaggio si sveglia dal torpore delle sue turpitudini personali, e per distrarci da esse cerca di attirarci nella trappola di una discussione sulla libertà di impresa che impostata così è solo una barzelletta. La Germania, che cresce al ritmo del 4 percento annuo, è il Paese dove più si rispetta l'ambiente, le leggi sociali e i diritti dei lavoratori. Invece per Berlusconi noi dovremmo fare come i cinesi. Così mentre lui si tromba le sue puttanelle, i lavoratori, i consumatori, l'ambiente e l'economia vera (non quella parassitaria e monopolista delle rendite pubblicitarie che ha fatto la sua fortuna, ma l'economia di gente che produce davvero beni e servizi utili alla collettività e accettati sul mercato), vengono messi all'indice. Ormai, in questa Italia degli ultraberlusconi, non si sa più se ridere o piangere, come ieri per la decisione del Parlamento che accredita la versione che Berlusconi pensava adavvero di stare intervenendo in favore della "nipote di Mubarak".
L'unica cosa certa è che lui la sparerà sempre più grossa, e che la politica all'era di Berlusconi, è una incognita totale che segue i ritmi delle sue vicissitudini personali. L'unica certezza nell'Italia del bunga bunga, è l'imprevedibilità. La nostra strategia economica ridotta a una estrazione del lotto sulla ruota di Arcore...

mercoledì 2 febbraio 2011

Arcore's nights


Mettiamo che la ragazza nella foto sia 1) intelligente, 2) studiosa, 3) che si è pagata da sola la laurea breve in igiene dentale, 5) di madre lingua inglese che farebbe fare un figurone alla Regione Lombardia in caso di visitatori stranieri, e che sia disponibilissima, come vediamo, ad esibirsi anche al palo della lap dance per le serate "rilassanti" del capo; pensiamo forse che il nostro premier le proporrebbe di entrare nel listino bloccato di Formigoni per lucrare uno stipendio di 12.000 euri al mese pagato con le nostre tasche? Non so perchè, ma qualcosa mi dice proprio di no. Così è solo una sensazione che non riesco proprio a spiegare... Ho come l'impressione che ad una stretta applicazione della legge del Bunga (Bunga) la poverina non passerebbe l'esame, nonostante tutta la bontà di cuore del signore di Arcore. Chissà perchè l'unica verità che ho sentito da quando è scoppiato il Rubygate, mi pare essere quella raccontata dalla sora Cesira con questo irresistibile video, the Arcore's nights
Buon ascolto e buona fortuna!